Creare, collaborare, imparare: l’Approccio Trialogico all’Apprendimento

Di cosa parleremo

Innovare non è semplice, ma deve essere considerato un obiettivo prioritario nella formazione. Non ci si può più accontentare di educare studenti che sanno o che sanno fare, ma occorre formare studenti che riescono a modificare la cultura in cui vivono, che sanno pensare e produrre qualcosa di nuovo, che si sentono promotori di cambiamento. Un modo per farlo è proprio quello di creare per loro situazioni “ponte”, di collegamento tra mondi diversi, in modo che l’ibridazione diventi leva per vedere le cose in modo diverso e soprattutto stimolo per riorganizzare le conoscenze in modo creativo e innovativo.

Ma può bastare mettere insieme dei ragazzi in un gruppo perché si realizzi apprendimento? L’attività di gruppo aiuta veramente i singoli nella costruzione delle proprie competenze e del proprio sapere? Come far sì che si sostenga l’avanzamento della conoscenza del gruppo e, allo stesso tempo, si salvaguardi la realizzazione del singolo e la sua personale costruzione di competenze? 

Queste sono solo alcune delle domande che affronteremo insieme a Nadia Sansone, Direttore Master TASK (Tecnologie per l’Apprendimento di Conoscenze e lo Sviluppo di Competenze) e Francesco Leonetti, esperto in eLearning e consulente in nuove tecnologie per la didattica, con i quali si aprirà un dibattito sul futuro dell’innovazione nei processi di apprendimento e sulle potenzialità dell’Approccio Trialogico all’Apprendimento: l’integrazione dei livelli di agency individuale e collaborativa e l’organizzazione di attività creative per sviluppare prodotti concreti e utili fuori e dentro il contesto scolastico.

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